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La mia storia



Quando lessi l'affermazione di Paulo Coelho: "A questo mondo nulla accade per caso e tutto avviene per una ragione precisa", ero in un periodo molto difficile. Mi chiedevo il perché avevo vissuto eventi, fatti ed esperienze così negative da lasciarmi senza una risposta. Le domande legate a questa frase furono due: "In che senso? E subito dopo: "Perché?". Ricordo di aver chiuso gli occhi e immersa nei miei pensieri, dal buio della mia mente vidi un'immagine di me bambina, all'età di cinque anni, che nel toccare con le dita le linee del disegno in rilievo sulle piastrelle mi chiesi per la prima volta: "Perché sono nata? Una domanda che, pur non conoscendo la risposta, generava in me una "gioia incredibile". Ricordo il momento in cui le risposte dei miei genitori "Ti abbiamo voluto" e "Per volere di Dio" non furono sufficienti a soddisfare la mia richiesta. Non ero in grado di capirne il significato. Volevo conoscere la verità! Sentivo che c'era dell'altro. All'epoca avevo pochi dati a disposizione, ero troppo piccola, ma ero certa che un giorno avrei trovato la risposta. E così è stato. Inconsapevolmente avevo attivato quella che io definisco la mia "Prima Ricerca" sul Senso della Vita.. e dentro di me dissi:


"Sono nata per fare qualcosa di speciale ed essere felice"
Ma cosa?

Quando si è così giovani tutto è SPECIALE… si ha così poca esperienza di vita e il mondo dei grandi è l’unico riferimento che hai. E nel mondo dei grandi intorno a me era presente un qualcosa di SPECIALE PER ESSERE FELICE che catturò la mia attenzione.

Sono grata, per essere nata e cresciuta, in un ambiente caratterizzato dalla presenza costante dell'Arte nelle sue espressioni più elevate. Pittura, Musica e Scrittura regnavano sovrani. Gli oggetti intorno a me erano i quadri, gli strumenti musicali e i libri. Mio padre nutriva questo ambiente con cura e attenzione; avevo di fronte a me un uomo che aveva ereditato l'amore per la cultura e la passione per l'Arte da sua madre, pianista di grande talento, che lo indirizzò in tenera età a studiare il pianoforte molto probabilmente per portare avanti la tradizione di famiglia. Mi piaceva ascoltarli mentre suonavano, e grazie a loro, il mio udito, fu costantemente allenato ad ascoltare due tipi di musica: la classica e il jazz.

Fin da piccola, seduta sullo sgabello giocavo con la tastiera, e il gioco mi fece notare che ad ogni tasto corrispondeva un solo suono e che l'intensità che impiegavo nel pigiarlo creava delle differenze rendendolo unico. Avevo scoperto una cosa.

"L'Unicità del Suono"


Iniziai ad osservare queste due figure durante le loro esecuzioni e i miei occhi guardavano le mani cercando di memorizzare i passaggi, e il loro viso, che cambiava in base al suono che ascoltavo. Le loro espressioni mi stavano dicendo un qualcosa di importante ma ero ancora troppo piccola per descrivere con le parole quello che vedevo e con il tempo compresi una verità oggettiva.

"La Comunicazione dell'Arte"


La musica era il mezzo che utilizzavano per parlare con loro stessi e con le persone presenti e si vedeva chiaramente che entravano in un loro mondo nel quale il tempo e lo spazio si annullavano. Nel mentre erano immersi in quei mondi dove nessuno poteva accedere, si manifestò un mondo tutto mio che viveva con la musica e nel quale potevo parlare con me stessa. Mi accorsi che la musica generava nella mia mente tante immagini di cose reali e irreali, tutte diverse e queste immagini cambiavano in base al suono. Erano veloci ed era impossibile fermarle. I quadri alle pareti iniziarono a suscitare il mio interesse, avevo a disposizione delle immagini ferme e fissandole mi resi conto di aver scoperto una seconda cosa.

"L'Unicità dell'Immagine"


Vivevo con l'esempio di due musicisti e fu naturale avvicinarmi come primo passo, alla loro arte, e fu la figura di mia nonna l'anello di congiunzione per iniziare il mio primo percorso come artista. Il ricordo di quel giorno, la nonna mentre suonava l'Opera 23 di Chopin, un varco si aprì dentro di me, provai quella "gioia incredibile" e mi accorsi che la risposta che stavo cercando era lì davanti ai miei occhi. Lei faceva un qualcosa di speciale ed era felice mentre lo faceva.

In preda ad una grande emozione andai da lei e le dissi: "Io voglio essere un artista come te. Voglio diventare una pianista. Mi dici come si fa?". Ricordo la sua espressione così felice, le brillavano gli occhi. Si alzò dallo sgabello e mi diede il suo posto. I miei piedi non toccavano terra.

Mi guardò e con il sorriso sulle labbra disse: "Vuoi diventare una pianista come me? Perché? Rimasi alcuni secondi in silenzio, non sapevo cosa rispondere. Iniziai a ridere e le dissi: "Nonna ascolto la tua musica e quella del papà e sono belle tutte e due. Vi guardo mentre suonate. Tu sei sempre felice e il papà, non lo so, è diverso da te.

"Io voglio essere felice come te".

Attenta a quelle che sarebbero state le sue prime parole, dopo la risposta che le avevo dato, mi disse: "Prima di iniziare voglio dirti che le regole fondamentali per diventare una pianista sono tre: Costanza, Disciplina, Applicazione. Studiando capirai il loro significato e il loro valore nell'Arte e nella Vita.

Jole ricordati sempre quello che ti sto dicendo ora, Costanza, Disciplina e Applicazione".

Prese le mie mani con dolcezza, le mise sulla tastiera e mentre posizionava le mie dita, io feci il giuramento di non dimenticarle mai. Spazio e tempo, anche per me, si annullarono per la prima volta.

Rimasi seduta fino a sera a esercitarmi al pianoforte e, mia nonna, nel ruolo di insegnante, intanto verificava se in me erano presenti le due caratteristiche fondamentali per studiare musica. La prima caratteristica: la bambina ha la capacità di comprendere e cogliere la composizione della musica: l'orecchio musicale? La seconda caratteristica: ha talento? E ci fu una sola risposta a queste due domande: SI.

Un si che aveva dato il consenso alla realizzazione del mio sogno, fare l'artista come lei ed essere felice tutta la vita.

Da quel giorno iniziai a studiare il pianoforte, finalmente stavo realizzando i primi passi sul mio qualcosa di SPECIALE e soprattutto ero felice di aver risposto al mio perché.

Ma si presentarono ostacoli di tutti i tipi in questo mio viaggio… e l’ostacolo maggiore fu sapere e guardare con i miei occhi che non avevo nessun incoraggiamento da parte dei miei genitori ad andare avanti. La nonna abitava lontano e non poteva seguirmi.

Non ho mollato… studiavo da autodidatta… perché l’energia la sensazione di meraviglia e la bellezza che provavo quando toccavo i tasti del pianoforte era troppo importante per me. Ad un certo punto una frase infelice che ascoltai mi portò a fermare per sempre il mio studio della musica e con il dolore nel cuore mi rinchiusi nella mia camera con le lacrime degli occhi. Avevo 15 anni.

Avevo però un’energia nelle mani che necessariamente doveva essere espressa, presi una matita e iniziai a disegnare scoprendo che ero felice lo stesso.


L’Arte nella mia Vita si era trasformata e ho iniziato a camminare in un nuovo mondo, il Mondo delle Immagini. Disegnavo e Dipingevo ogni giorno alla “mia maniera” portando avanti la mia ricerca nel ruolo di pittrice e con il passare degli anni, mi sono accorta di un qualcosa… mentre dipingevo avveniva una trasformazione in me.

Come uno scienziato che osserva il fenomeno, si pone una domanda, formula un’ipotesi e verifica nella realtà ho voluto approfondire ancora di più il rapporto tra me e quello che stavo disegnando e ho fatto una scoperta incredibile.

Avevo trovato la chiave. E mi sono detta … se io ho ottenuto un risultato anche gli altri lo possono ottenere e ho deciso di far sperimentare questa scoperta ad altre persone per vedere se funzionava anche su di loro. E ha funzionato. In questo caso specifico, l’Arte visiva e la pittura è la chiave che apre le porte del tuo mondo interiore, per scoprire e rivelare con certezza il tuo Senso della Vita per ESSERE FELICE.

L’Arte ha il potere di rispondere a 5 domande precise: chi sei… in cosa credi… dove stai andando… chi vuoi essere e cosa vuoi diventare.

E se “A QUESTO MONDO NULLA ACCADE PER CASO E TUTTO AVVIENE PER UNA RAGIONE PRECISA”, oggi, ho la conferma che essere nata e cresciuta in un ambiente caratterizzato da una forte presenza dell'Arte.. "Non è accaduto per caso ed è avvenuto per una ragione precisa!


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